Cinquant’anni di attesa, di trasformazione, di racconto. Un Nero d’Avola ossidativo, nato dalle uve nere di Sicilia, forgiato dal sole implacabile, dal mare vicino, dal respiro caldo dello scirocco e dal fresco della brezza di Ponente. Un vino che non subisce il tempo, ma lo accoglie, lo ascolta, lo traduce in profondità ed espressione. Nel bicchiere, il colore è quello di un tramonto sulle colline di Granieri: rosso granato con riflessi aranciati, denso, avvolgente. Ogni goccia è un frammento di storia, ogni sfumatura una traccia di evoluzione.
Al naso, il respiro della terra si fa intenso e stratificato. Emergono note di fico secco, dattero, albicocca candita, prugna scura. Poi, la saggezza del tempo: noce, mandorla amara, cuoio vissuto. Un’eco balsamico richiama la macchia mediterranea, l’aria salmastra, il vento che attraversa le vigne. In bocca, la freschezza sorprende. Un vino che non cede, che non si piega agli anni, ma li modella. I tannini, ancora vivi, raccontano grappoli maturati senza fretta, sotto un sole generoso. Il sorso è lungo, profondo, salino. Resta sulla lingua come un ricordo, come un’eco di frutta secca, di spezie antiche, di sale e di terra.
E al centro di questa storia c’è Giovanni Sallemi, più di un custode, più di un vignaiolo. È l’anello di congiunzione tra il passato e il futuro, l’uomo che non si limita a conservare, ma sa interpretare e trasformare. Caparbio, instancabile, con il rispetto di chi conosce il valore del tempo e il coraggio di chi non ha paura di guardare avanti. Questo vino è suo quanto della terra, perché chi lo assaggia sente la Sicilia, ma anche la sua mano, la sua visione, la sua anima.
Perché il vino non è solo terra e uva, ma chi lo fa, chi lo cura, chi lo aspetta.
E chi, come Giovanni Sallemi, lo vive, lo onora, lo tramanda. #nerodavola🍷 #sicilia #officinaenoica🍾 #cantunera1975 #natives.wine
Fonte: https://www.instagram.com/p/DHku7HptsT5/?igsh=MXN3NjIwbmpodGIyeQ%3D%3D